SHIFTING SURFACES
2501 | ARIS
02.02.2018 – 24.03.2018
MAGMA gallery presents "Shifting Surfaces", the double solo show of 2501 (Milan, 1981) and Aris (Tuscany, 1978).
Important names of Italian Urban Art, the two artists count many collaborations in the urban space and a common artistic path influenced by graffiti.
The typical figures of Aris and the linear approach of 2501 are combined and exalted within the exhibition, which showcases the most recent works by the two artists, created specifically for the event.
Moving surfaces, unstable, changeable: the title of the exhibition underlines the dynamism of their artistic research. The works created for "Shifting Surfaces" express, in spite of the chromatic essentiality, a constant compositional tension, a vital rhythm consisting on the continuity of gesture and sign..
The lines of 2501 symbolize an incessant weaving and writing on the material, whether it be ceramic, metal, canvas or paper, exalted for example by the superposition of layers of different materials and permeated by a timeless light that filters between the traces, between a sign and the other. A flow that becomes itself a supporting structure, rewriting new compositional architectures. Through both installations and murals, the research of 2501 has always focused on the relationship between art and the environment, looking for new expressive ways, paying great attention to performance, not just to the result. This is how parallel projects are created, such as "Nomadic Experiment" and "Glimpse of America", where acting, doing, becomes the creative hub itself.
In the works of Aris, the surreal figures, recognizable thanks to enigmatic profiles, seem to have a liquid nature, capable of continually changing, amalgamating themselves in new shapes and colors. His artistic research is focused on materials and places, very often suburban and abandoned spaces, where the landscape is the result of urban stratification and the passage of man. A stratification that is found in his works on canvas and paper, where spray, tempera, markers are superimposed to create new surfaces above existing ones, underlining their mutability over time. A game of silhouettes that recall the agglomerations of human figures, emerge from undefined backgrounds, a set of plots that represent these different steps on the surface.
In "Shifting Surfaces", moreover, the works of the two artists dialogue with the MAGMA gallery spaces, going to change the perception of the surfaces also thanks to the creation of site-specific installation within the project room, time to push the spectator to discover the architecture of space.
2501 (Jacopo Ceccarelli) has exhibited at prestigious institutions such as the Triennale di Milano, the MACRO of Rome, the Center for Contemporary Art Luigi Pecci in Prato, the Royal Palace of Caserta, the MAC of Lissone and the Museum for Urban Contemporary Art of Berlin. In 2013, he participated in "Back 2 Back to Biennale", an official satellite event of the 55th Venice Biennale. In 2009 he won the Street Art Award at the Metropolis Art Prize 2009 with the video "Mask", screened in Times Square, New York. Among the most important interventions of 2501 are those in Los Angeles, Miami, Sao Paulo, Milan, Rome, Detroit, Chicago, New York, Atlanta, Kiev.
Aris began his activity in 1993. He was one of the protagonists of the exhibition at the PAC in Milan, "Street Art, Sweet Art" in 2007, the first in Italy to officially consecrate, in a public museum institution, the street artist of the Milanese and Bolognese scene. In 2014 Aris, together with 2501 and other important names, took part in the exhibition "From Street to Art" at the Italian Cultural Institute of New York, aimed at establishing a dialogue between artistic avant-gardes and street art. The journey and the need to explore are fundamental parts of his life and his work, leading him to paint in various countries such as Spain, Germany, Poland, Russia and to realize numerous public works in spaces not traditionally devoted to art.
-----------MAGMA gallery presenta “Shifting Surfaces”, la doppia mostra personale di 2501 (Milano, 1981) e Aris (Toscana, 1978).
Nomi di spicco dell’arte urbana Italiana, i due artisti hanno all’attivo numerose collaborazioni nello spazio urbano e un comune percorso di crescita artistica influenzato dai graffiti.
Le tipiche figure di Aris e l’approccio lineare di 2501 si combinano e si esaltano all’interno della mostra, in cui sono presentate le opere più recenti dei due artisti, realizzate appositamente per l’evento.
Superfici in movimento, instabili, mutevoli: il titolo della mostra sottolinea il dinamismo presente nelle opere di entrambi. I lavori realizzati per “Shifting Surfaces” esprimono infatti, nonostante l’essenzialità cromatica, una tensione compositiva costante, un ritmo vitale costituito da una pittura basata sulla continuità di gesto e di segno.
Le linee di 2501 simboleggiano una incessante tessitura e scrittura sulla materia, sia essa ceramica, metallo, tela o carta, esaltata per esempio dalla sovrapposizione di strati di materiali differenti e permeata da una luce senza tempo che filtra tra le tracce, tra un segno e l’altro. Un flusso che diventa esso stesso struttura portante, riscrivendo nuove architetture compositive. Sia tramite installazioni che murales, la ricerca di 2501 è da sempre focalizzata sul rapporto arte/ambiente, alla ricerca di nuove strade espressive, rivolgendo grande attenzione anche alla performance, non solo al risultato. Nascono così progetti paralleli, come ad esempio “Nomadic Experiment” e “Glimpse of America” in cui l’agire, il fare, diviene esso stesso il fulcro creativo.
Nelle opere di Aris, le figure surreali, riconoscibili grazie agli enigmatici profili, sembrano avere una natura liquida, capaci di cambiare continuamente, amalgamandosi in nuove forme e colori. La sua ricerca artistica è incentrata su materiali e luoghi, molto spesso spazi periferici e abbandonati, ove il paesaggio è il risultato della stratificazione urbana e del passaggio dell’uomo. Una stratificazione che si ritrova nelle sue opere su tela e carta, dove spray, tempera, marker vanno a sovrapporsi per creare nuove superfici al di sopra di quelle esistenti, sottolineandone la mutabilità nel tempo. Un gioco di silhouette che richiamano degli agglomerati di figure umane, emergono da sfondi indefiniti, un insieme di trame che rappresentano questi diversi passaggi sulla superficie.
In “Shifting Surfaces”, inoltre, le opere dei due artisti dialogano con gli spazi di MAGMA gallery, andando a modificare la percezione delle superfici grazie anche alla realizzazione di un’installazione site-specific all’interno della project room, volta a spingere lo spettatore a scoprire l’architettura dello spazio.
2501 (Jacopo Ceccarelli) ha esposto presso istituzioni prestigiose come la Triennale di Milano, il MACRO di Roma, il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci a Prato, la Reggia di Caserta, il MAC di Lissone e il Museum for Urban Contemporary Art di Berlino. Nel 2013, ha partecipato a “Back 2 Back to Biennale”, un evento satellite ufficiale della 55esima Biennale di Venezia. Nel 2009 ha vinto lo Street Art Award al Metropolis Art Prize 2009 con il video “Mask”, proiettato a Times Square, New York. Tra gli interventi più importanti di 2501 si ricordano quelli a Los Angeles, Miami, Sao Paulo, Milano, Roma, Detroit, Chicago, New York, Atlanta, Kiev.
Aris inizia la sua attività nel 1993. È stato tra i protagonisti della mostra al PAC di Milano, “Street Art, Sweet Art” nel 2007, la prima in Italia a consacrare ufficialmente, all’interno di un’istituzione museale pubblica, gli street artist della scena milanese e bolognese. Nel 2014 Aris, insieme a 2501 e altri importanti nomi, ha partecipato alla mostra “From Street to Art” presso l’Italian Cultural Institute di New York, volta a stabilire un dialogo tra avanguardie artistiche e street art. Il viaggio e la necessità di esplorare sono parti fondamentali della sua vita e del suo lavoro, portandolo a dipingere in varie nazioni come Spagna, Germania, Polonia, Russia e a realizzare numerose opere pubbliche in spazi non tradizionalmente votati all’arte.