AS FAR AS THE EYE CAN SEE
ALBERONERO
21.04.2018 - 16.06.2018
MAGMA gallery is glad to present the solo show of Alberonero, "As far as the eye can see", from April 21st to June 16th 2018.
Alberonero (Luca Boffi – Lodi, 1991) works with minimal, essential and synthetic forms, reducing the elements of visual language to geometric compositions. Because of the union between his studies in architecture and the experience gained directly working on urban art projects, Alberonero proposes an original reading of space through color; he defines a new aesthetic, highlighting the emotional and energetic impact that the chromatic interactions have on the viewer.
The works exhibited in "As far as the eye can see" represent the most recent production of the artist, realized after a long period spent in Argentina, facing with boundless landscapes, a spectacular and uncontaminated nature, but also with precarious architecture, where the brutalist style and the daily arrangement are constantly alternated.
These urban and naturalistic sceneries encountered along his path are symbolically represented in the colors of the great works on canvas created for the exhibition, as well as in the installation, composed of poor materials like those seen and collected along the path. They represent both a spiritual experience and a clear and concrete testimony of the difficult and complex life of the people that Alberonero met.
The visual curiosity of Alberonero is voracious, and it goes far, to where the eye allows it, translating what surrounds it and the sensation that it derives in regular geometric shapes. Perfect backgrounds of color, wood, glass, metal and fabric are wisely used to establish a totally new relationship between the observer and the work of art.
Indeed, the abstract research of Alberonero wants to create a connection with the subjective experiences of the viewer, determined by residual images, illusions, dejà vu, to which each observer reacts in a different and automatic way.
Therefore Alberonero wants to investigate our visual perceptions, extended up to where the gaze allows us to arrive, focusing attention on volumes, contrasts and movements. The emotional and formal set of the landscape is translated in color, the central language of the artist's work.
The chromatic norm thus becomes his means to represent that visible and static instant. The chromatic combinations of the works are synonyms of the visible and the interactions of the individual colors establish the possible variables of transformation of the landscape over time.
In 2013, Alberonero participated in Art Basel Miami at the Meridiani USA showroom reinterpreting the company's image with tapestries and wallpaintings. In December 2014 at Campidarte in Sardinia he worked for "Norme di Paesaggio", a solo show between nature and architecture, central themes carried out also in the study of abandoned landscapes developed in Salento in summer 2015.
In winter 2015 he developed a new project for the playground at Ex Dogana in Rome with the creation of a site-specific basketball court for the inhabitants of the neighborhood. In the same spaces, in 2016 Alberonero participates in "Roma Arte Aperta", a group exhibition alongside great artists such as Alighiero Boetti, Sol LeWitt, Jannis Kounellis and others. In summer 2016 he participated at Altrove Festival in Catanzaro with the installation "Tre Colli”. In the same year, Alberonero created a marble installation in front of the Arena di Verona, symbol of the city. The architectural research continued with the large-scale project for the Farm Cultural park, a cultural center in Favara in Sicily, realized in 2017.
MAGMA gallery è lieta di presentare la mostra personale di Alberonero, “As far as the eye can see”, dal 21 aprile al 16 giugno 2018.
Alberonero (Luca Boffi – Lodi, 1991) lavora con forme minimali, essenziali e sintetiche, tramite cui riduce gli elementi del suo linguaggio visivo a composizioni geometriche. Grazie all’unione tra la sua formazione in ambito architettonico e l’esperienza acquisita direttamente al lavoro su progetti di arte urbana, Alberonero propone una sua particolare rilettura dello spazio anche attraverso il colore; ne definisce una nuova estetica, mettendo in primo piano l’impatto emozionale ed energetico che le interazioni cromatiche hanno sullo spettatore.
Le opere esposte nella mostra “As far as the eye can see” rappresentano la produzione più recente dell’artista, realizzate in seguito ad un lungo periodo trascorso in Argentina, dove si è confrontato con paesaggi sconfinati, una natura spettacolare e incontaminata, ma anche con architetture precarie, dove lo stile brutalista e l’arrangiarsi quotidiano si alternano costantemente.
Questi scenari urbani e naturalistici incontrati lungo il suo cammino si ritrovano simbolicamente rappresentati nei colori delle grandi opere su tela realizzate per la mostra, così come nell’installazione, composta da materiali poveri come quelli visti e raccolti lungo il percorso, ricordo sia di un’esperienza spirituale, sia testimonianza evidente e concreta della vita difficile e complessa delle persone conosciute.
Quella di Alberonero è una curiosità visiva vorace, che si spinge lontano, fino a dove lo sguardo lo consente, traducendo ciò che lo circonda e la sensazione che ne ricava in forme geometriche regolari. Perfette campiture di colore, legno, vetro, metallo e tessuto vengono sapientemente utilizzati per stabilire un rapporto totalmente nuovo tra l'osservatore e l'opera d'arte.
La ricerca astratta di Alberonero vuole infatti creare una connessione con le esperienze soggettive dello spettatore, determinate da immagini residue, illusioni, dejà vu, a cui ciascun osservatore risponde in maniera differente ed automatica.
Alberonero vuole quindi indagare le nostre percezioni visive, estese fino a dove lo sguardo ci permette di arrivare, soffermando l’attenzione su volumi, contrasti e movimenti. L’insieme emozionale e formale del paesaggio è tradotto in chiave di colore, linguaggio centrale del lavoro dell’artista. La norma cromatica diventa quindi il suo mezzo per rappresentare quell’istante visibile ed immobile. Gli accostamenti cromatici presenti nelle opere sono sinonimi del visibile e le interazioni dei singoli colori stabiliscono le possibili variabili di trasformazione del paesaggio nel tempo.
Alberonero nel 2013 partecipa ad Art Basel Miami presso lo showroom di Meridiani USA reinterpretando l’immagine dell’azienda con arazzi e wallpainting. Nel dicembre 2014 a Campidarte in Sardegna lavora per “Norme di paesaggio”, una personale tra natura ed architettura, temi centrali portati avanti nello studio del paesaggio abbandonato sviluppato in Salento nell’estate 2015. Nell’inverno 2015 progetta una nuova area di gioco urbano presso l’Ex Dogana di Roma con la creazione di un campo da basket site specific per gli abitanti del quartiere. Negli stessi spazi, nel 2016 Alberonero partecipa a “Roma Arte Aperta” mostra collettiva al fianco di grandi maestri come Alighiero Boetti, Sol LeWitt, Jannis Kounellis ed altri. Nell’ estate 2016 la ricerca si focalizza sulla relazione uomo-paesaggio con il progetto “Tre Colli” a Catanzaro per Altrove Festival. Nello stesso anno, Alberonero crea un installazione in marmo di fronte all’Arena di Verona, simbolo della città. La ricerca architettonica continua con il progetto di grandi dimensioni per Farm Cultural park, centro culturale a Favara in Sicilia, realizzato nel 2017.