Gonzalo Borondo
SETTIMO GIORNO
03.02.2023 – 05.03.2022
MAGMA gallery is pleased to present “Settimo Giorno”, a solo exhibition by Gonzalo Borondo, from 03.02.2023 to 05.03.2023, at the Ex-Church of San Mattia and MAGMA gallery in Bologna.
Borondo starts from one of the most ancient narrative texts in the world, and undoubtedly one of the most extraordinary, the book of Genesis, to sensorially revisit the first six days of creation.
In “Settimo Giorno” culminates a long creative process that Gonzalo Borondo has been able to intertwine with the peculiar internal structure of the Former Church of San Mattia, without neglecting its spots of meditation, stillness, and silence.
For the first time in this exhibition, the Spanish artist uses video as the main expressive medium: more than sixty videos are placed in the six chapels and the altar to visually narrate the six days of the creation myth.
The videos -almost a thousand cyanotype photograms, manually manipulated-, realized with analog development techniques and combined with the current 3D technology, represent a transition between the past and the present and viceversa, both technically and conceptually.
These visual creations are embedded with the architectural spaces, overlapping them and recreating a kind of unconventional dialogue between heritage and contemporary creation.
In Borondo's project, walls are not simply a support for images or videos: according to his way of conceiving creation, the space ceases to be a place to exhibit only, and is completely transformed into a habitat -with its atmospheres, textures and environments, with its lights and shadows - that captures anyone who decides to enter San Mattia. This is recreated through moving images, in harmony with words, sound and the act of thinking and challenging the conventions that exist between the artwork and the spectator.
Borondo sets up a process that invites the visitors to play an active role in the different paths that seem to float within the manipulated space, providing multiple options to walk or stop, to get lost or find themselves, to give eyes a break, whether closed or open.
Video installations follow one another in the chapels, in which looped images, different languages, stories and sounds shape the fabric of a multisensory experience. An experience that fully introduces us to a primordial and unique universe in which we discover the enigmas of the six days of creation, without any order established by the artist.
In the beginning, Elohim created the heavens and the earth. The earth was formless and empty.
This is the beginning of the book of Genesis in the Old Testament: God does not work with his hands but creates the world around him through the word.
In “Settimo Giorno”, the word similarly shapes the spaces of the Church of St. Matthias through the poem of Ángela Segovia (National Poetry Prize in Spain), the author of the recorded bits of text that, whispered by herself, the spectator will hear in the different spaces, accompanied by the veiled notes of composer Irene Galindo Quero (winner of the Berlin-Rheinsberger Kompositionspreis).
Inside the church, images, videos and sounds narrate the abysses of the feeling of transformation and acceleration that dominates contemporaneity, contrasting it with a possibility of rest, an imaginative “antigenesis”, a limbo in which the destruction, that creation inexorably needs, stops.
On the occasion of this important project, Gonzalo Borondo has created 11 new artworks, exhibited at the gallery's venue in Via Santo Stefano 164.
These works, as a result of the immersion in an in-depth videographic process, are realized with a new technique developed by the artist. Through the layering of nets and the sole use of black and white, Borondo creates bas-reliefs, illusions of volumes that generate narratives moving between painting and sculpture.
In order to think about Genesis, it is necessary, in some way, to also think about its opposite. Thus, the energy of creation and the energy of destruction merge on the Seventh Day, giving life to an intermediary space that visitors will be able to see and walk through. (Gonzalo Borondo)
MAGMA gallery è lieta di presentare “Settimo Giorno”, una mostra personale di Gonzalo Borondo, dal 03.02.2023 al 05.03.2023, presso l’Ex-Chiesa di San Mattia e MAGMA gallery a Bologna.
Borondo parte da uno dei testi narrativi più antichi del mondo e senza dubbio uno dei più straordinari, il libro della Genesi, per rivisitare sensorialmente i primi sei giorni della creazione.
In “Settimo Giorno” culmina un lungo processo di creazione che Gonzalo Borondo è riuscito ad intrecciare con la peculiare struttura interna dell’Ex Chiesa di San Mattia, senza tralasciare i suoi angoli di raccoglimento, pausa e silenzio.
In occasione di questa mostra l’artista spagnolo utilizza per la prima volta il video come principale mezzo espressivo: più di sessanta video distribuiti nelle sei cappelle ed altare, per narrare visivamente i sei giorni del mito della creazione.
I video, - quasi un migliaio di fotogrammi in cianotipia, sui quali l’artista è intervenuto manualmente - realizzati con tecniche di sviluppo analogico e combinati con l’attuale tecnologia 3D, rappresentano una transizione tra il passato e il presente e viceversa, sia dal punto di vista tecnico che concettuale. Queste creazioni visive si integrano, sovrapponendosi, agli spazi architettonici e ricreano una sorta di conversazione intempestiva tra patrimonio e creazione contemporanea.
Nel progetto di Borondo, le pareti non sono semplicemente un supporto ad immagini o video: secondo il suo modo di concepire la creazione lo spazio cessa di essere un luogo in cui esporre solamente e si trasforma, globalmente, in un habitat – con le sue atmosfere, tessiture ed ambienti, conforme ai chiaroscuri – che conquista chiunque decida di entrare a San Mattia. Questo viene ricreato attraverso le immagini in movimento, in armonia con le parole e con il suono, mettendo in discussione le convenzioni che esistono tra l’opera e lo spettatore.
Borondo crea un processo per cui il visitatore è invitato a giocare un ruolo attivo nei diversi percorsi che sembrano fluttuare all’interno dello spazio alterato, con varie opzioni per camminare o fermarsi, perdersi o ritrovarsi, per concedere una pausa agli occhi, siano essi chiusi o aperti.
Le installazioni video si susseguono nelle cappelle, nelle quali immagini in loop, linguaggi diversi, storie e suoni plasmano il tessuto di un’esperienza multisensoriale. Un’esperienza che ci introduce pienamente in un universo primordiale ed unico in cui scopriamo, senza un ordine stabilito dall’artista, gli enigmi dei sei giorni della creazione.
In principio Elohim creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta.
Così comincia il libro della Genesi nell’Antico Testamento: Dio non lavora con le mani, ma fa apparire il mondo intorno a sé attraverso la parola.
In “Settimo Giorno”, la parola plasma allo stesso modo gli spazi della Chiesa di San Mattia attraverso la poesia di Ángela Segovia (Premio Nazionale di Poesia in Spagna), autrice dei frammenti di testo registrati che, sussurrati da lei stessa, lo spettatore ascolterà nei diversi ambienti, accompagnati dai suoni velati della compositrice Irene Galindo Quero (vincitrice del Berlin-Rheinsberger Kompositionspreis).
All’interno della chiesa, immagini, video e suoni narrano gli abissi del sentimento di trasformazione ed accelerazione che domina la contemporaneità, contrapponendolo ad una possibilità di sosta, un’immaginifica “antigenesi”, un limbo in cui si arresta la distruzione di cui la creazione ha inesorabilmente bisogno.
In occasione di questo importante progetto, Gonzalo Borondo ha realizzato una serie di 11 nuove opere, esposte presso la sede della galleria, in Via Santo Stefano 164.
Queste opere, frutto dell’immersione in un profondo processo videografico, si materializzano con una nuova tecnica sviluppata dall’artista. Mediante la stratificazione delle reti e l’uso esclusivo del bianco e del nero, Borondo crea bassorilievi, illusioni di volumi che generano narrazioni e si muovono tra pittura e scultura.
Per pensare alla Genesi è necessario, in qualche modo, pensare anche al suo contrario. Così, l’energia della creazione e l’energia della distruzione si fondono nel Settimo Giorno, dando vita ad uno spazio intermedio che i visitatori potranno vedere e percorrere. (Gonzalo Borondo)