AFTERIMAGES
MARTINA MERLINI | JULIE OPPERMANN
30.03.2019 - 18.05.2019
MAGMA gallery is glad to present Afterimages, the double solo show of Martina Merlini (Bologna, 1986) and Julie Oppermann (San Francisco, 1982), from March 30 to May 18, 2019.
Through this exhibition continues the collaboration of MAGMA gallery with Martina Merlini, which started in 2016; at the same time, the works of Julie Oppermann will be exhibited for the first time in Italy. For both artists, the works produced for the exhibition represent an important turning point in their artistic research. Martina Merlini engages with new materials and methods. On the one hand she approaches three-dimensionality through poor materials such as rattan and straw, which tell the precious craftsmanship employed, while maintaining contact with the optical. From the other, she inserts further movements to her trajectories, modifying the outline of the work itself that becomes one with the lines drawn.
Julie Oppermann, on the other hand, for the first time deepens the oil technique, presenting a preview for MAGMA gallery of a new series of large and medium formats on board and canvas. Drawing on her background in neuroscience, perception, cognitive processes and the Theory of Colors, she creates paintings with vivid and sparkling colors that recall psychedelic, while maintaining a strong conceptual rigor. The systematic and regulated process is accompanied by the impulsive and intuitive approach, which creates subtle tensions within the composition of her work. The consistency of oil painting and the signs and variations of color, create interferences, breaking the illusion of depth and space within the work and bringing the eye back to the surface of the painting, 'the skin' that covers the flat canvas.
The works of both artists play with the limits of visual perception; sparkling effects, which emerge through the calculated stratification and overlapping of contrasting colors with patterns of repetitive lines, producing afterimages, an "optical flicker" and disorienting sensations of movement.
Martina and Julie's works are based on complex rules and systems of lines, colors, borders and motifs to create perceptive abstractions but, on closer inspection, instead, reveal a gestural and intuitive approach. Thick and symmetrical pictorial traits are unexpectedly disjointed by the drive of new thrusts that seem to follow instinctive and primordial impulses.
Martina Merlini (Bologna, 1986) lives and works in Milan. From illustration to geometric abstraction; a path that leads the artist to experiment and learn about herself through different expressive contexts such as, among others, street art and installations. She took part in numerous exhibitions, both in Europe and in America and Australia. Among the various international events and festivals in which she takes part are Living Walls, the first female street art festival held in Atlanta (USA) in 2012, and the prestigious Le Mur in Paris, in 2015. In 2017 she exhibited at the Archaeological Museum of Grosseto in a group show with important names including Alighiero Boetti, Michael Johansson, Pennacchio Argentato, Luca Pozzi and many others. In 2018 she took part in exhibitions in Mexico, Hong Kong, San Francisco, Madrid.
Julie Oppermann (San Francisco, 1982) lives and works in Berlin. In 2018 she was among the protagonists of the Mediation Biennial 6 of Poznan in Poland. In 2017 she exhibited her works at the Marjorie Barrick Museum in Las Vegas along with ten other American artists who are redesigning the tradition of Process Art in a profound expression of the practice of the 21st century. There have been several personal exhibitions, such as at the Mark Moore Gallery in Los Angeles, at the Joshua Liner Gallery in New York, and at the Galerie Röpke both in Cologne and Madrid. Her works are included in numerous public and private collections, including the Museum of Fine Arts in Houston, and the Museum of Contemporary Art, San Diego, California.
----------MAGMA gallery è lieta di presentare Afterimages, la doppia mostra personale di Martina Merlini (Bologna, 1986) e Julie Oppermann (San Francisco, 1982), dal 30 marzo al 18 maggio 2019
Attraverso questa mostra continua la collaborazione di MAGMA gallery con Martina Merlini, iniziata nel 2016; contemporaneamente saranno esposte per la prima volta in Italia le opere di Julie Oppermann. Per entrambe le artiste, le opere prodotte in occasione della mostra rappresentano un’importante svolta nella loro ricerca artistica. Martina Merlini si cimenta con materiali e metodi inediti. Da un lato approccia la tridimensionalità attraverso materiali poveri come il rattan e la paglia, che raccontano la preziosa artigianalità impiegata, pur mantenendo il contatto con l’optical.
Dall’altro inserisce un ulteriore movimento alle sue traiettorie, andando a modificare il contorno dell’opera stessa che diventa un tutt’uno con le linee tracciate.
Julie Oppermann invece approfondisce per la prima volta la tecnica ad olio, presentando in anteprima per MAGMA gallery una nuova serie di grandi e medi formati su tavola e tela. Attingendo dal suo background di studi riguardanti le neuroscienze, la percezione, i processi cognitivi e la
Teoria dei Colori, crea dipinti dai colori vivaci e scintillanti richiamano lo psichedelico, pur mantenendo un forte rigore concettuale. Il processo sistematico e regolamentato è accompagnato dall’approccio impulsivo e intuitivo, che crea delle tensioni sottili all'interno della composizione del suo lavoro. La consistenza della pittura ad olio, i segni e le variazioni di colore creano delle interferenze, rompendo l'illusione di profondità e spazio all'interno dell’opera e riportando l'occhio sulla superficie della pittura, ‘la pelle’ che copre la tela piatta.
I lavori di entrambe le artiste giocano con i limiti della percezione visiva; effetti scintillanti, che emergono attraverso la stratificazione calcolata e la sovrapposizione di colori contrastanti con pattern di linee ripetitive, producendo immagini residue, uno “sfarfallio ottico” e sensazioni di movimento disorientanti.
Le opere di Martina e Julie sono basate su regole e sistemi complessi di linee, colori, bordi e motivi per creare astrazioni percettive ma, osservandole da vicino, invece, rivelano un approccio gestuale e intuitivo. Tratti pittorici fitti e simmetrici vengono inaspettatamente disarticolati dalla pulsione di nuove spinte che sembrano seguire impulsi naturali istintivi e primordiali.
Martina Merlini (Bologna, 1986) vive e lavora a Milano. Dall’illustrazione all’astrazione geometrica; un percorso che porta l’artista a sperimentare e conoscere sé stessa attraverso diversi contesti espressivi come, tra gli altri, street art ed installazioni. Numerose le esposizioni dedicatele, sia in Europa che in America e Australia. Tra i vari eventi e festival internazionali cui prende parte si ricordano Living Walls, primo festival di street art femminile tenutosi ad Atlanta (USA) nel 2012, ed il prestigioso Le Mur a Parigi, nel 2015. Nel 2017 ha esposto presso il Museo Archeologico di Grosseto in una collettiva con importanti nomi tra cui Alighiero Boetti, Michael Johansson, Pennacchio Argentato, Luca Pozzi e molti altri. Nel 2018 ha preso parte a mostre in Messico, Hong Kong, San Francisco, Madrid
Julie Oppermann (San Francisco, 1982) vive e lavora a Berlino. Nel 2018 era tra i protagonisti della Mediation Biennale 6 di Poznan in Polonia.
Nel 2017 espone i suoi lavori al Marjorie Barrick Museum di Las Vegas insieme ad altri dieci artisti americani che stanno ridisegnando la tradizione della Process Art in una profonda espressione della pratica di studio del XXI secolo. Varie sono state le mostre personali, come alla Mark Moore Gallery di Los Angeles, al Joshua Liner Gallery di New York, e alla Galerie Röpke sia a Colonia che a Madrid. Le sue opere sono incluse in numerose collezioni pubbliche e private, tra cui il Museum of Fine Arts di Houston, e il Museum of Contemporary Art, San Diego, in California.