MAGMA gallery is glad to present “The Most Incredible Things”, the first solo exhibition of Amandine Urruty in Italy, from April 17th to May 29th 2021.
Amandine Urruty was born in Toulouse in 1982. Her incredible technical ability in using graphite and charcoal on paper seems to take us back to our childhood, to our playrooms, to our most distant memories. In fact, each of her 12 works represents a microcosm animated by curious creatures and people. Surreal and mysterious scenes, disturbing and attractive at the same time, in which irreverent masks, toys, macabre puppets and pop icons of the past seem to find themselves in a bizarre family album.
Self portrait with trunk contains the very spirit of the exhibition in small dimensions: the artist stares at us seriously, while wearing a trunk. An image with a classic and extremely ironic appearance, which tells the present but also the childish fun of the disguise, as also happens in the beautiful Estelle. In Ira and Superbia the two moods are expressed through the actions of the protagonists: children fighting, little masked cheerleaders side by side, budding photographers who enhance the vanity of those who admire themselves in the mirror while hiding their face with a wooden mask. Each particular adds a surreal but coherent detail to the story. In Outside, Pomegranate, Siblings and The Neverending Story Part I, the subjects are portrayed in poses that can recall turn-of-the-century photography. Obviously, however, their static nature and references to classical painting such as Pomegranate's composition and the anamorphism of the skull in Siblings are immersed in the surreal dimension of Amandine, in which the backgrounds become theatrical backdrops that reinforce the message of the work with meticulousness of the details described. In Crash and Hunger the technical ability of the artist is enhanced, also thanks to the hyper-realistic details of the cars represented. Finally, the two masterpieces, both large triptychs: Pieces and His Tryptich. In the first, the characters are hooded, as if to symbolize ghosts, unrecognizable fragments of our memory; in His Tryptich the color, through an illogical rainbow, bursts and illuminates the scene, whose space is marked by classical statues wearing animal or comic masks. Around them move both curious children and the most bizarre creatures imaginable, inhabitants of the fantastic world created by Amandine Urruty, in which the "most incredible things" can happen.
Since the beginning of her career, the artist has taken part in more than seventy exhibitions around the world, in the most important urban and contemporary art galleries in Europe and the United States. In 2020 she exhibited at the Espace départemental d ’contemporary art in Auch, France; in 2019 Santander University hosted the exhibition of the collection of the Redondo Museum in BODEGA DEL RIOJANO, Spain, including works by Amandine; in 2015 she exhibited her works at the Museum for Contemporary Art MARCO in Monterrey, Mexico. She has done the illustrations for the New York Times, Le Monde, Ikea, Libération, Nike Sportswear and many other major brands. She has also published four monographic books: "Robinet d'Amour" (Les Requins Marteaux) in 2011, "Dommage Fromage" (United Dead Artists, 2014), "Certains l'Aiment Chiot" (Critères, 2018) and "The Party" (United Dead Artists, 2018).
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MAGMA gallery è lieta di presentare “The Most Incredible Things”, la prima mostra personale di Amandine Urruty in Italia, dal 17 aprile al 29 maggio 2021.
Amandine Urruty nasce a Tolosa nel 1982. La sua incredibile capacità tecnica nell’utilizzare la grafite ed il carboncino su carta sembra riportarci alla nostra infanzia, alle stanze dei nostri giochi, ai nostri ricordi più lontani. Ognuna delle 12 opere rappresenta infatti un microcosmo animato da curiose creature e persone. Scene surreali e misteriose, disturbanti ed attraenti al tempo stesso, in cui maschere dissacranti, giocattoli, macabri pupazzi e icone pop del passato sembrano ritrovarsi in un bizzarro album di famiglia.
L’autoritratto Self portrait with trunk racchiude in piccole dimensioni lo spirito stesso della mostra: l’artista ci fissa seriosa, indossando però una proboscide. Un’immagine dalla parvenza classica ed estremamente ironica, che racconta il presente ma anche il divertimento infantile del travestimento, così come accade anche nella bella Estelle.
In Ira e Superbia i due stati d’animo sono espressi tramite le azioni dei protagonisti: bambini che si azzuffano, piccole cheerleaders mascherate che parteggiano, fotografi in erba che esaltano la vanità di chi si ammira allo specchio nascondendo però il proprio volto con una maschera in legno.
Ogni particolare aggiunge un dettaglio surreale ma coerente al racconto.
In Outside, Pomegranate, Siblings e The Neverending Story Part I, i soggetti sono ritratti in pose che possono richiamare la fotografia d’inizio secolo. Ovviamente, però, la loro staticità e i riferimenti alla pittura classica come la composizione di Pomegranate e l’anamorfismo del teschio in Siblings sono immersi nella dimensione surreale di Amandine, in cui gli sfondi diventano quinte teatrali che rafforzano il messaggio dell’opera con la minuziosità dei dettagli descritti.
In Crash e Hunger si esalta poi la capacità tecnica dell’artista, anche grazie ai dettagli iperrealistici delle auto rappresentate.
Infine i due capolavori, entrambi trittici di grandi dimensioni: Pieces e His Tryptich. Nel primo i personaggi sono incappucciati, quasi a simboleggiare dei fantasmi, frammenti non riconoscibili della nostra memoria; in His Tryptich il colore, tramite un illogico arcobaleno, irrompe ed illumina la scena, il cui spazio è scandito da statue classiche che indossano maschere di animali o di personaggi dei fumetti.
Attorno a loro si muovono sia bambini curiosi che le creature più bizzarre che si possano immaginare, abitanti del fantastico mondo creato da Amandine Urruty, in cui possono accadere le “più incredibili cose”.
Dagli inizi della sua carriera, l'artista ha preso parte a più di settanta mostre in tutto il mondo, nelle più importanti gallerie d’arte urbana e contemporanea in Europa e Stati Uniti. Nel 2020 ha esposto presso l’Espace départemental d’art contemporain di Auch, Francia; nel 2019 Santander University ha ospitato la mostra della collezione del Museo Redondo di BODEGA DEL RIOJANO, Spagna, tra cui le opere di Amandine; nel 2015 ha esposto le sue opere al Museum for Contemporary Art MARCO di Monterrey, Messico. Ha realizzato le illustrazioni per il New York Times, Le Monde, Ikea, Libération, Nike Sportswear e molti altri marchi importanti. Ha inoltre pubblicato quattro libri monografici: « Robinet d’Amour » (Les Requins Marteaux) nel 2011, « Dommage Fromage » (United Dead Artists, 2014), « Certains l’Aiment Chiot » (Critères, 2018) e « The Party » (United Dead Artists, 2018).